lunedì 14 gennaio 2013

[The Quarrel] Ci rubano i turisti!



 di Tommaso Cabrini


Secondo Berlusconi Alitalia deve essere salvata a tutti icosti e, soprattutto, deve rimanere in mani italiane. La motivazione addotta è che se l’ex compagnia di bandiera dovesse essere incorporata in Air France (sempre che questa sia ancora davvero interessata ad accollarsi il carrozzone) i francesi ci ”ruberebbero i turisti”, rendendo scomodo visitare l’Italia. Ma è vero?


Ora, per i voli cosiddetti regionali (cioè europei) il problema neanche si pone, la concorrenza è fortissima e di certo non ci si può preoccupare per un possibile mancato servizio in qualche rilevante aeroporto. Persino Malpensa, di cui si era prematuramente pronosticata la morte in seguito all’abbandono di Alitalia, tra low cost e compagnie tradizionali, è perfettamente collegato con tutta Europa. Il traffico, nello scalo milanese, ècosì florido che si sta persino procedendo all’espansione del Terminal 1.

 
Probabilmente Berlusconi pensa che i turisti extra UE rinuncerebbero a visitare l’Italia solo perché non è sede di hub aeroportuale, e quindi vedendosi costretti a fare scalo in qualche altro paese.
Ma sul serio un turista che si fa 10 o più ore di volo per visitare il nostro Paese, partendo dagli USA o dal Giappone, sarebbe così preoccupato per un normalissimo scalo intermedio? Basterebbe questo a scoraggiare i turisti a visitare la Penisola che sempre ci viene propinata come “culla della cultura mondiale”, “sede del 70% dei reperti e delle opere d’arte del mondo”? (provate a vederla nel senso opposto, rinuncereste a visitare New York solo perché, invece del volo diretto, foste costretti a fare scalo a Francoforte?)
Forse Berlusconi dovrebbe volgere lo sguardo da un’altra parte (magari allo specchio) per rendersi conto della fonte dei problemi che affliggono il turismo italiano: una burocrazia elefantiaca che rallenta tutti gli investimenti, un livello di tassazione di ogni tipo che fa crescere i costi e sottrae risorse agli investimenti, una gestione del patrimonio culturale, totalmente pubblica, costosissima e incapace di valorizzare i reperti…
Insomma l’elenco dei problemi contiene moltissime voci, ma in nessuna di queste si può menzionare Air France o Alitalia.

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