Da un’idea di
Camilla Bruneri e Tommaso Cabrini, testo di Camilla Bruneri
Di cosa
parliamo quando nei nostri discorsi ricorre il termine “antipolitica”?
Principalmente parliamo di un’alternativa che contempli il dialogo e la
partecipazione, ma soprattutto l’impegno gravoso dell’assunzione di
responsabilità, tematica a cui una cittadinanza assuefatta al sistema delle rappresentanze è sempre meno
abituata. Non siamo più capaci di comprendere il reale valore della libertà
perché crediamo di possederla, crediamo che questa sia un bene svendibile, il
che falsa decisamente la nostra percezione anche della già citata
responsabilità.
Come proporre
quindi una soluzione che permetta ai giovani, alle donne, a tutte le persone
desiderose di fare impresa, agli investitori ed anche ai politici, di lavorare
davvero, e di fare quindi antipolitica? Leggendo e valutando l’iniziativa che
proponiamo in queste pagine che, prima di essere un vero e proprio movimento (o
un manifesto), è principalmente un atteggiamento che spero molti di voi
troveranno condivisibile.
Questo
progetto nasce dall’analisi di un fenomeno, legalmente riconosciuto e sancito,
già in voga in alcuni paesi del mondo, che prima di ogni altra cosa rappresenta
una manifestazione forte di dissenso. L’iniziativa è stata proposta da chi
scrive (tramite la relativa pagina Facebook NdA) in collaborazione con un altro
apprezzato editorialista di questa testata online, Tommaso Cabrini, brillante
economista, molto prima dell’uscita del manifesto di Fermare il declino.
Vi propongo
di seguito le informazioni già pubblicate sulla nostra pagina Facebook,
rimandando alla fine della presentazione dell’iniziativa ad alcuni spunti di
riflessione che vi invito a commentare. Nella neonata sezione dedicata ai
progetti e alle iniziative di questo blog abbiamo soprattutto bisogno dei
vostri suggerimenti!