di
Paolo Amighetti

In Medio Oriente tira una brutta aria, oggi più che mai. All'eterna faida arabo-israeliana, infatti si sovrappongono in questi mesi l'instabilità politica dei Paesi del Magreb e le ambizioni espansionistiche di Teheran. Tra Hamas e Israele lo scontro prosegue e aumenta di intensità, come prova la brusca interruzione, pochi giorni fa, della tregua proposta da Gerusalemme. I
raid su Gaza si susseguono ai lanci di missili sulle città israeliane: e non sono da escludere operazioni terrestri.
Più in generale, l'equilibrio delle forze in campo sembra mutato, a tutto danno di Israele: Mubarak, da sempre filo-occidentale, è stato spazzato via dalla «primavera araba» che ha dato voce e forza a molte organizzazioni islamiste come i Fratelli Musulmani (da una cui costola nacque Hamas).