Le esternazioni di Befera (nostrana versione dello Sceriffo di Nottingham) in merito al risultato delle prove effettuate col cosiddetto redditest che evidenzierebbero il 20% dei contribuenti come “non coerente” lasciano parecchi dubbi.
Innanzitutto uno strumento che rileva il 20% delle famiglie
come sospette che utilità può mai avere? Parliamo di più di quattro milioni di
famiglie, come può essere possibile controllarle tutte? O anche controllarne
solo una quota significativa. Per assurdo se il redditometro avesse rivelato
come non coerente il 100% delle famiglie avrebbe individuato tutti gli evasori,
ma che utilità avrebbe? Assolutamente nessuna.
Quindi a che pro fare questi annunci roboanti, stile
proclama imperiale con tanto di banditori e tamburini?
La strategia dell’Agenzia
delle Entrate è quanto mai chiara ed in piena continuità con i “blitz” di
Cortina ed altri ameni luoghi turistici e di shopping: tutto ciò non è altro
che un battage pubblicitario fatto di spettacolarizzazioni inutili, se non
dannose. Una vera e propria blitzkrieg fatta di Carrambate che a poco servono
anche in termini di gettito, ma con il capannello giusto di inutili giornalisti
(se fanno disinformazione a che ci servono?) diventa uno spottone su quanto è bravo nel suo lavoro lo Sceriffo di Nottingham e quanto pericoloso sia fare il Robin Hood o
il Little John.
I risultati di questo terrorismo fiscale non mancano, pochi gli
introiti per le casse di Monti Senzaterra e la maggioranza dei benestanti taglia
drasticamente il consumo di beni di lusso (di cui l’Italia si vanta di essere
grande produttore) o più semplicemente si trasferiscono all’estero.
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