(Da Kapital und Produktion di Richard von Strigl Cap.1)
Il lavoro può essere
utilizzato in produzioni il cui obiettivo è il prodotto finito. Un buon
esempio, citato ripetutamente sin dai tempi di Wilhelm Roscher, è la nazione di
pescatori che impiegano direttamente il loro lavoro allo scopo di catturare
pesci. Questo lavoro raggiungerà un livello più alto di produttività se i
pescatori fossero in grado di produrre una barca e l’attrezzatura da pesca. In
questo caso, il lavoro deve prima essere utilizzato allo scopo di realizzare
questi “prodotti fattori di produzione”, ma la ricompensa per questo impiego
sarà un accrescimento della resa. L’epicentro di questo processo è stato
individuato (Jevons e Bohm-Bawerk) nella combinazione tra lavoro e frutti della
natura (risorse naturali), che vengono convogliati in un metodo di produzione indiretto,
che richiede tempo per essere portato a termine.
Nel nostro esempio, i
pescatori affrontano la sfida di incrementare la produzione. Questo
incremento può essere raggiunto impiegando più lavoratori: se la popolazione
aumenta ci si può aspettare che (data una sufficiente popolazione ittica) l’incremento
delle braccia a disposizione porti anche un maggiore pescato. Comunque, nello
scegliere un metodo di produzione indiretto ci stiamo occupando di un altro
modo di incrementare la produzione, mantenendo il numero di lavoratori
immutato. Il lavoro ora non viene più utilizzato direttamente per la produzione
immediata, allo scopo di ottenere un prodotto finito, viene invece reindirizzato
ad un metodo di produzione indiretto. Il lavoro viene prima usato per
realizzare i fattori di produzione, poi con l’aiuto di quest’ultimi, e di
lavoro addizionale, si otterrà il prodotto finito. Sebbene questo metodo di
produzione porti ad un incremento dei frutti rispetto alla produzione
immediata, sarà necessario far trascorrere un periodo di tempo più lungo tra
l’impiego iniziale di lavoro e l’ottenimento definitivo del prodotto finito.
Non solo ai giorni nostri, ma fin da quando l’uomo è emerso dalla primitiva
civilizzazione, praticamente ogni processo produttivo è stato eseguito
utilizzando un metodo indiretto; difficilmente qualunque cosa gli uomini
mangino o utilizzino avrebbe potuto essere ottenuta senza metodi di produzione
indiretti.
L’intera teoria può
così essere letta: è possibile ottenere un aumento della produzione, non solo
incrementando i fattori di produzione, ma anche allungando i processi di
produzione indiretti, in altre parole, usando lo stesso numero di fattori di
produzione in un modo che richieda più tempo tra il loro impiego iniziale nella
produzione e l’ottenimento del prodotto finito. Metaforicamente si può
utilizzare questa formula: un sacrificio di tempo permette una maggiore
produzione.
A proposito di questa
teoria bisognerebbe tenere presente che:
1.
Non
tutti gli allungamenti del metodo di produzione indiretta portano automaticamente
ad un incremento dell’output. Semmai, tra tutti i possibili modi di
allungamento dei processi indiretti di produzione, deve essere fatta una
“scelta intelligente” (Bohm-Bawerk) al fine di trovare quelli che comportino un
incremento di produzione.
2.
Allungare
il metodo di produzione indiretto significa che i fattori di produzione non
sono utilizzati direttamente e senza ritardi nella creazione del prodotto
finito, ma invece questi fattori di produzione sono prima reindirizzati alla
creazione di prodotti intermedi dai quali scaturiranno in seguito i prodotti
finiti (solitamente con l’aiuto di ulteriori fattori di produzione). Attraverso
la selezione di ulteriori metodi di produzione indiretti, la quantità di tempo
tra l’impiego dei fattori produttivi e l’ottenimento del prodotto finito
aumenta. Un allungamento del processo di produzione indiretto avviene ogni
volta che il momento di inizio di uso dei fattori produttivi viene allontanato
e spostato indietro nel tempo all’interno del processo produttivo stesso.
3.
L’incremento
della produzione deve essere inteso come il raggiungimento di un rapporto più
vantaggioso tra l’ammontare dei fattori produttivi impiegati e l’ammontare dei
prodotti ottenuti. Perciò, si ottiene una maggiore quantità di prodotti finiti
a fronte di una data quantità di fattori produttivi come risultato di un
allungamento del metodo di produzione indiretto. Siamo in grado di misurare con
chiarezza questo fenomeno se consideriamo un singolo fattore di produzione, per
esempio l’utilizzo di lavoro della medesima qualità. Solo così la quantità di
fattori di produzione utilizzati può essere sommata e confrontata all’output. Nel
caso si tratti di utilizzare diverse tipologie di fattori di produzione
dobbiamo trovare una formula, che permetta di stabilire una relazione tra costi
e ricavi.
4.
Successivamente
dovremo dimostrare che con ripetuti allungamenti dei metodi di produzione
indiretti, l’output cresce sempre più lentamente. Qui ci limitiamo a
presentarlo come proposta; dovremo provare questa affermazione prima di tirarne
le conclusioni.
La legge della maggiore
produttività dei metodi di produzione indiretti può essere convalidata senza
difficoltà nella realtà economica. Non ci possono essere dubbi che la
produzione abbia luogo in modo indiretto, ed in modalità sempre più lunghe; nessuno
avrebbe interesse ad iniziare metodi di produzione indiretti, che necessitano
di lungo tempo per essere completati, senza ottenere in cambio un incremento
della produzione. Da un punto di vista puramente economico, ciò che viene
comunemente chiamato miglioramento della produzione deve essere quasi sempre
inteso come allungamento del metodo di produzione indiretto – ad eccezione di
quando sia esclusivamente attribuibile a progressi della divisione del lavoro o
della conoscenza tecnologica. Per esempio, quando un agricoltore produce grano
– un processo produttivo la cui lunghezza è determinata dal naturale processo
di maturazione delle piante – ed utilizza prodotti chimici come i
fertilizzanti, sfrutta del lavoro “eseguito precedentemente” per incrementare
il raccolto. Impiega nel suo processo produttivo qualcosa che è il risultato di
un precedente utilizzo di fattori originari di produzione. Ogni volta che un
agricoltore utilizza macchinari nella produzione, il metodo di produzione
indiretto viene allungato allo stesso modo, poiché fattori di produzione
utilizzati in passato vengono così resi disponibili per l’attuale produzione.
Se un automobile viene prodotta su un nastro trasportatore (produzione di
massa), invece che costruita singolarmente nel garage di un’officina, ancora
una volta il macchinari utilizzati sono il prodotto di un precedente utilizzo
di fattori produttivo che solo successivamente danno frutto a dei risultati.
Perché viene fatto tutto questo? Semplicemente perché, come risultato
dell’allungamento del processo di produzione indiretto, l’output cresce.
E si può vedere
chiaramente che la sostanza di questo processo di cambiamento della produzione
non giace nell’uso di maggiori o differenti fattori di produzione. È vero che
vengono utilizzati diversi fattori di produzione, nel senso che il risultato di
precedente lavoro (fertilizzanti, macchinari, ecc.) sono in qualche modo
diversi da quei fattori di produzione che venivano impiegati precedentemente.
Tuttavia non bisognerebbe limitarsi ad un punto di vista meramente tecnologico.
Questi stessi nuovi fattori di produzione sono il frutto di lavoro e risorse
naturali che sono stati impiegati in precedenza. Se si pensa a questi fattori
di produzione come il risultato dell’impiego di fattori di produzione
originari, allora in sostanza questi fattori di produzione originari sono stati
impiegati in un precedente punto temporale del processo produttivo. Non bisogna
confondere l’uso di macchinari con un incremento dell’uso di fattori originari
di produzione nel corso di un processo indiretto di produzione immutato nella
sua lunghezza temporale.
Solitamente si sceglie
di identificare questi “prodotti fattori di produzione” intermedi che appaiono
nel metodo di produzione indiretto, con il termine capitale. La formula della
grande produttività del metodo di produzione indiretto, quindi, è esprimibile
semplicemente così: impiegare capitale (fattori originari di produzione
precedentemente utilizzati) incrementa la produzione.
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