Da un’idea di
Camilla Bruneri e Tommaso Cabrini, testo di Camilla Bruneri
Di cosa
parliamo quando nei nostri discorsi ricorre il termine “antipolitica”?
Principalmente parliamo di un’alternativa che contempli il dialogo e la
partecipazione, ma soprattutto l’impegno gravoso dell’assunzione di
responsabilità, tematica a cui una cittadinanza assuefatta al sistema delle rappresentanze è sempre meno
abituata. Non siamo più capaci di comprendere il reale valore della libertà
perché crediamo di possederla, crediamo che questa sia un bene svendibile, il
che falsa decisamente la nostra percezione anche della già citata
responsabilità.
Come proporre
quindi una soluzione che permetta ai giovani, alle donne, a tutte le persone
desiderose di fare impresa, agli investitori ed anche ai politici, di lavorare
davvero, e di fare quindi antipolitica? Leggendo e valutando l’iniziativa che
proponiamo in queste pagine che, prima di essere un vero e proprio movimento (o
un manifesto), è principalmente un atteggiamento che spero molti di voi
troveranno condivisibile.
Questo
progetto nasce dall’analisi di un fenomeno, legalmente riconosciuto e sancito,
già in voga in alcuni paesi del mondo, che prima di ogni altra cosa rappresenta
una manifestazione forte di dissenso. L’iniziativa è stata proposta da chi
scrive (tramite la relativa pagina Facebook NdA) in collaborazione con un altro
apprezzato editorialista di questa testata online, Tommaso Cabrini, brillante
economista, molto prima dell’uscita del manifesto di Fermare il declino.
Vi propongo
di seguito le informazioni già pubblicate sulla nostra pagina Facebook,
rimandando alla fine della presentazione dell’iniziativa ad alcuni spunti di
riflessione che vi invito a commentare. Nella neonata sezione dedicata ai
progetti e alle iniziative di questo blog abbiamo soprattutto bisogno dei
vostri suggerimenti!
Sei stanco di
votare il "meno peggio"? Vorresti una vera alternativa? Dacci una
mano a renderlo possibile! Come? Continua a leggere.
La nostra
proposta vuole dare voce a tutti coloro i quali non si riconoscono nei partiti
esistenti: vogliamo darci la possibilità di votare per Nessuno degli Altri!
Potrebbe sembrare una contraddizione ma in molti paesi questo è già possibile
(e potete ulteriormente informarvi sulla pagina Wikipedia dedicata a NOTA, come noterete nei paesi citati questa possibilità è prevista dalla legge
elettorale).
Il nostro programma è:
- proporre una lista di candidati che si impegnino a non presentarsi mai alle sedute parlamentari;
- i candidati eletti dovranno rifiutare ogni emolumento (nel caso non fosse possibile, donarlo in beneficenza);
- il rifiuto da parte di NdA di ogni forma di finanziamento pubblico ai partiti.
Questa iniziativa comporterebbe quindi:
- un atto concreto per la riduzione del numero dei politici a livello sia parlamentare che degli enti locali;
- una drastica dimostrazione della disillusione nella classe politica da parte dei cittadini;
- uno stimolo maggiore a lavorare bene da parte dei politici e dei partiti (perché eleggendo NdA il numero di poltrone si ridurrebbe).
Per rendere possibile tutto questo abbiamo bisogno di tutti voi: per fondare un partito e candidarsi alle elezioni servono migliaia di firme!
Sceglietelo perché è un atto di solidarietà e responsabilità prima di tutto verso voi stessi. In diverse parti del globo questo è già un diritto riconosciuto dalla legge, in Italia potrebbe costituire un precedente che dimostri che la vera "democrazia" si basa sulla libertà di scelta.
Il nostro programma è:
- proporre una lista di candidati che si impegnino a non presentarsi mai alle sedute parlamentari;
- i candidati eletti dovranno rifiutare ogni emolumento (nel caso non fosse possibile, donarlo in beneficenza);
- il rifiuto da parte di NdA di ogni forma di finanziamento pubblico ai partiti.
Questa iniziativa comporterebbe quindi:
- un atto concreto per la riduzione del numero dei politici a livello sia parlamentare che degli enti locali;
- una drastica dimostrazione della disillusione nella classe politica da parte dei cittadini;
- uno stimolo maggiore a lavorare bene da parte dei politici e dei partiti (perché eleggendo NdA il numero di poltrone si ridurrebbe).
Per rendere possibile tutto questo abbiamo bisogno di tutti voi: per fondare un partito e candidarsi alle elezioni servono migliaia di firme!
Sceglietelo perché è un atto di solidarietà e responsabilità prima di tutto verso voi stessi. In diverse parti del globo questo è già un diritto riconosciuto dalla legge, in Italia potrebbe costituire un precedente che dimostri che la vera "democrazia" si basa sulla libertà di scelta.
Non abbiamo
ancora stabilito un vero e proprio programma operativo e al momento stiamo
raccogliendo adesioni per verificare la fattibilità di quest’idea: per questo
ci rifacciamo alla pagina che abbiamo creato su , che vi invitiamo a
seguire. Grazie alla partecipazione di
chi, come noi, pensa che la politica lungi dall’essere ormai pregna di
contenuti e ideologia, stia rovinando il lavoro di tutti (i fatti di questi
giorni confermano la nostra delusione e il disincanto dei politici verso la
cosa pubblica), potremo proporre la nostra alternativa anche attraverso altri
canali. Accettiamo volentieri suggerimenti in proposito.
Nda
rappresenta la nostra libertà di scelta, fondata sulla collaborazione di tutti!
Ed ora spazio
ad alcune considerazioni, che vi sottoporrò volutamente e provocatoriamente sotto
forma di domande:
-E se gli
emolumenti, qualora non fosse possibile rifiutarli, fossero reinvestiti in una
fondazione dedicata espressamente al finanziamento delle giovani imprese,
finanziabili attraverso bandi di concorso?
-Questo
potrebbe significare rivolgersi al mercato del lavoro nel modo più
indiscriminato possibile?
-Questo
incentiverebbe la partecipazione dei giovani all’accrescimento della proprietà
privata, li aiuterebbe a non avere più paura di fare impresa?
-Rappresenterebbe
davvero un’alternativa antipolitica?
-E ancora:
una proposta come questa potrebbe sortire entusiasmo anche da parte delle nuove
possibili candidature, previste per le prossime politiche?
-Si potrebbe
ipotizzare una combinazione vincente per esempio con Fermare il declino?
-Saremmo
davvero sicuri che un’iniziativa come questa, ottenendo i propri scopi, magari
in collaborazione con Fermare il declino, riesca ad incrementare un buon lavoro
da parte di una classe politica apparentemente più onesta?
-Quali
risultati ci proponiamo di ottenere nel breve periodo?
Sono certa
che questi non siano gli unici quesiti che vi sarete posti, noi molto umilmente
vi invitiamo a ragionare su queste possibilità poiché sappiamo bene quanto
possa diventare deleterio pretendere di dominare tutte le alternative
possibili. Non vogliamo quindi convincervi
che questa nostra versione dell’iniziativa sia già perfetta (pur essendo
noi per primi dei grandi sostenitori della semplicità), sia già capace di
reggersi da sola sulle proprie gambe e soprattutto dispensi criteri assoluti
per raggiungere (per quanto ragionevolmente e gradualmente) un sistema-stato
sempre più minoritario.
Samo
libertari e conosciamo molto bene le implicazioni comportare da questi
concetti: per questo saremo felici di sapere cosa ne pensate!
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